Articolo di : Stereo n.38 marzo '92  

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Finalmente parliamo di valvole

di Elio De Petris

Nonostante la nostra vita sia ormai saturata da tutta una serie di situazioni e luoghi comuni dettati dalla più bieca ed imbecille esterofilia,da un po' di tempo il mondo dell'alta fedeltà si è accorto che per avere un buon suono non occorre attraversare la manica o l'oceano;pochi chilometri di treno e...

LECTOR STRUMENTI AUDIO & DOCET DIGITAL HI-FI

 

LECTOR

DOCET

Prima gli dai un braccio e poi...Tante altre elettroniche audio! Spero possiate scusarmi la personalizzazione del noto detto,ma ho dovuto adattarlo a quel che sono le esigenze;ovvero,modificare quello che normalmente è utilizzato per situazioni non proprio soddisfacenti per renderlo ben calzante ad una splendida realtà del panorama produttivo italiano che,in provincia di Pavia,ha il suo quartier generale: la Lector. Tutto nasce nel lontano 1982, allorquando,tanto per ricondurci all'introduzione,un gruppo di appassionati dà luce l'MC-1.0,un braccio di lettura per testine MC di peso elevato ( Ca.9-12 gr.) scaturito da un'idea,trasformata poi in progetto,di un fisico e di un ingegnere dell'Università pavese. L'oggetto,ormai non più in produzione,presentava delle caratteristiche che la dicono lunga sulla filosofia produttiva della casa di Albuzzano: il corpo in lega speciale utilizzata in avionica e caratterizzato da una sagomatura tale da ridurre praticamente a zero le risonanze,l'articolazione basata su cuscinetto a sfere costruito dalla SKF (fornitore della Ferrari) cavo OFC,pin jack RCA dorati ed una funzionalità direttamente paragonabile con oggetti di ben più elevato lignaggio ( e costo). Il modello in questione,biglietto da visita più che soddisfacente,fu prodotto in quantità superiore ai 300 pezzi rimanendo in produzione sino al 1986,anno in cui viene abbandonata la sezione di lavorazione meccanica per puntare gli sforzi di progetto e produzione ai circuiti elettronici. Sembrerà un controsenso,ma nei primi quattro anni di vita la Lector ha esportato gran parte della produzione proprio all'estero (cose dell'altro mondo: l'Italia appunto),dove è stata particolarmente apprezzata,ed in Germania l'MC 1.0 veniva fornito di serie sulle basi Sota. Ma l'anno della svolta è proprio il 1987,quando si decise di introdurre una linea completa di elettroniche audio di elevata qualità,oltre che dalle soluzioni raffinate ed originali,ad un costo,però,che risultasse ancora accessibile ad una vasta fascia di utenti.

 I modelli che per primi videro la luce furono tre: il preamplificatore valvolare VP-04,con possibilità di utilizzare schede fono MC Fet e schede di interfaccia resistivo/capacitiva per gli ingressi MM e CD,il finale ibrido a valvole e MOSFET VM-150 ed il primo integrato valvole Hex-Fet prodotto al mondo siglato VFI-70. Un ulteriore passo avanti,nel mondo della tecnologia,fu fatto agli inizi del 1989,quando fu progettato e prodotto il primo lettore di CD con lo stadio d'uscita a tubi, il CDP-01, rimasto in produzione fino all'inizio di quest'anno,quando ha subito una modifica alla meccanica; infatti, il nuovo CD-Player, il CDP-01T, ha il caricamento del disco dalla parte superiore del cabinet. Ad ulteriore riprova delle pregevoli potenzialità del gruppo di progettisti della Lector, capeggiati da Claudio Romagnoli, c'è da dire che ogni prodotto è interamente progettato all'interno della stessa casa e che anche in fase della lavorazione, i circuiti stampati, carpenteria, la scelta dei componenti e quasi tutte le lavorazioni meccaniche,sono svolte in casa. Questo tipo di politica è volto ad un completo controllo della lavorazione,al fine di ottenere uno standard qualitativo particolarmente elevato. Ma vediamo ora di conoscere un po' meglio i prodotti precedentemente elencati,in particolare tutta la linea 1991,ma non prima di aver puntualizzato un fatto molto importante: tutte le elettroniche della Lector sono tuttora in produzione ,con conseguente ottima conservazione del valore economico negli anni, tecnologia di base non dettata da mode passeggere  ed un'ottima reperibilità dei ricambi. Il modello della Lector,che potremmo definire di base, è l'integrato VFI-70,che possiede la sezione di preamplificazione fono, CD e linea completamente a valvole (tre doppi triodi ECC81/ECC82), assenza di controreazione ed equalizzazione RIAA passiva con componenti di precisione. La costruzione è di elevata classe, basata su componenti di qualità come i condensatori in polipropilene, alcuni dei quali realizzati appositamente, e le resistenze 1% a strato metallico, a basso rumore.La sezione di potenza è invece a stato solido con FET e MOSFET in grado di fornire 30W per canale su 8 ohm. Pregevole lo stadio di alimentazione,caratterizzato da quattro tensioni indipendenti,con elevati valori degli elementi di filtraggio e notevoli erogazioni di corrente. Sono disponibili due schede opzionali: una per l'interfaccia con testine MC/MM (resistenza e capacità) siglata IBXVFI70 ed una per PRE-PRE moving coil con il VFM70. Per chi non desideri utilizzare un giradischi,esiste il modello VFI70-L,che riprende tutte le caratteristiche di progetto e costruzione del VFI-70 ad eccezione della scheda fono, qui assente. Di ben più elevato lignaggio la coppia formata dal preamplificatore VP-04,interamente a valvole,ed il finale VM-150,un ibrido con stadio di potenza e MOSFET. Pur mantenendo le caratteristiche di costruzione e d'impostazione del progetto tipiche di tutta la produzione Lector, il preamplificatore rappresenta una filosofia improntata alla massima semplicità, con l'adozione di due sole valvole per ciascun canale, una ECC81 low noise nella sezione fono ed una ECC88 in quella linea ad alto livello. Particolarmente curata è l'alimentazione,stabilizzata ed impiegante dispositivi a stato solido: la tensione anodica utilizza un circuito a basso rumore con elettrolitici di filtro di elevata capacità e bassa impedenza. Della componentistica sono da citare i condensatori in polipropilene a doppia metallizzazione, le resistenze a strato metallico e le valvole,tutte accuratamente selezionate. Il finale ibrido VM-150 impiega due soli stadi, uno d'ingresso e driver con triodo/pentodo ed uno di potenza con MOSFET ed ha la possibilità di essere pilotato direttamente tramite un lettore CD. La notevole potenza dello stadio di alimentazione, permette di ottenere una ottima dise di stabilità del VM-150 su carichi bassi. per chi volesse ancora di più,è disponibile un eccezionale preamplificatore in due telai, composto da una sezione di base, denominata MLA,per gli ingressi ad alto livello CD,DAT, Tape ed Aux. La circuitazione è interamente a tubi, due ECC-82 low noise,con  SATC ( Self Adjusting Tube Circuit) per ottenere una invarianza delle prestazioni musicali al variare del modello delle valvole utilizzate, assenza di controreazione e componentistica di qualità. In unione all'MLA è previsto il modulo MMP per l'interfacciamento con testine MM di elevata qualità, caratterizzato dall'uso di stadi a valvole (Tre ECC81 low noise) in classe A. In questo caso non esistono compromessi, né a livello di circuito né di componenti, ma non si può certo dire  che in un prodotto Lector vi siano dei compromessi. Per gli assoluti aficionados della riproduzione analogica di classe, quella che deve basarsi sull'uso di testine MC, la casa di Albuzzano offre il VPP02, un pre-pre a valvole completamente in classe A, con dei dati di targa di assoluto rispetto. Anche in questo caso, come per il pre in due telai, il progetto, la costruzione e la componentistica adottati sono a livello indiscutibilmente elevato e l'apparecchio si pone ai vertici del settore pre-pre a valvole. Per ogni modello del catalogo, a partire dell'integrato VFI-70L al preamplificatore in due telai, sono disponibili delle schede di espansione per aggiornare ed aumentare la flessibilità operativa. Ma l'impegno della Lector non si ferma al solo campo analogico; infatti, sono disponibili in catalogo tre modelli digitali, un lettore CD, un convertitore D/A ( la conversione utilizzata in entrambi è la classica 16 x 4, con filtraggio passivo) ed una meccanica di trasporto. La particolarità el il presigio di tutta la produzione analogica si riversano in queste tre elettroniche: le valvole? Eccole utilizzate nel CD-Player, siglato CDP1T , e nel convertitore D/A Digicode per la conversione corrente tensione I/V e lo stadio d'uscita in classe A. Ottima anche la disponibilità di cavi per segnali analogici in catalogo : da quelli di potenza realizzati con rame OHFC da 4 x 2.5 mm , a quelli di segnali con cinque cavetti in rame tipo Litz isolati singolarmente o ad unico conduttore. Anche per l'usco digitale si hanno a disposizione tre modelli di tipo coassiale (per CD per DAT e per uso generico) e due di tipo ottico. Nel settembre 1991 la Lector Design ha formato una nuova società con l'intento di produrre apparecchiature hi-fi caratterizzare da un alto rapporto qualità/prezzo : la Docet Digital Hi-Fi. Il primo e per ora unico prodotto disponibile è il DA1, un convertitore D/A bitstream con stadio analogico basato sull'operazionale LT115LTC,ma sono previsti altri tre modelli : il DF 1 CD, una meccanica di trasporto adatta ad essere abbinata al DA 1, il CA 1 DSP un convertitore D/A con sezione di commutazione di segnali analogici e controllo di volume ed CDF 1 CD un compact disc completo ad un bit. A questo punto una conclusione risulta ovvia: l'alta fedeltà quella per chi ama la bella musica e non i fronzoli, parla sempre di più italiano e la nostra lingua è una delle più complete e belle al mondo ; capita, l'antifona?