Può
accadere che passione e talento cresciute in provincia, quella provincia
italiana che fa da modello di vivibilità, recuperino lo spirito
rinascimentale della bottega artigiana e si mettano
nel loro piccolo a competere con i giganti. È accaduto con
una certa frequenza negli anni Ottanta, sia negli States, sia in Europa,
Italia compresa. La Lector di Claudio Romagnoli appartiene appunto a questa
generazione di artigiani della tecnologia digitale, ai quali
la Grande Industria del bit deve il riconoscimento morale di aver svolto,
efficacemente, il ruolo di galleria del vento, di centro di ricerca e
sviluppo delle proprie invenzioni, nate essenziali per il mercato, divenute
sofisticate per passione.
Lintervista che segue, intende dare oltre che un profilo
più o meno completo di unazienda audio nazionale da sempre
seriamente impegnata nellelettronica di intrattenimento - anche
la dimensione di un professionista tra i più seri e preparati oggi
in circolazione.
Quando
hai fondato la Lector, quali motivazioni ti hanno mosso e quali erano
i tuoi obiettivi?
È il 1982 quando fondo la Lector assieme ad altri soci. Lobiettivo
è costruire sistemi di lettura analogici (bracci di lettura e giradischi),
da associare ai componenti audio del momento. Il primo prodotto è
il braccio di lettura MC-1.0, espressamente dedicato a testine MC (bobina
mobile, la tipologia più raffinata nel genere. n.d.r..), pesanti
e massicce, come le Supex o le Fidelity Research. Ne produciamo - tra
il 1982 e il 1986 - più di cento esemplari, distribuendolo in tutto
il mondo, finendo per essere copiato anche da altri costruttori. Dopo
il 1986, larrivo del Cd spaventa i miei soci, che decidono di uscire
dalla Lector, lasciandomi da solo. Non mi perdo danimo e mi rimetto
subito al lavoro. Comincio col rivedere alcuni classici circuiti elettronici
(amplificazioni valvolari) che, allepoca, cominciano a manifestare
un ritorno di interesse da parte del pubblico. La vecchia
tecnologia termoionica mi ha sempre affascinato: ho vissuto la mia adolescenza
accanto alle valvole, con mio padre progettista prima in Radiomarelli,
poi alla Geloso.
Nel 1992 un ex-socio rientra, e Lector si trasforma in Docet-Lector. Lintento
è quello di separare le linee di prodotto: Docet per lo stato solido,
Lector per la tecnologia ibrida valvole e stato solido. Lobiettivo
è progettare e produrre a costi contenuti, così da proporre
apparecchi dalle eccellenti qualità soniche, a prezzi straordinariamente
abbordabili, una sorta di High-End Low-Price. È possibile
tentare questa operazione solo togliendo i fronzoli e gli inutili abbellimenti
messi lì per gli occhi, ma inutili per le orecchie.
Credo di avere la più bassa media di prodotti messi fuori in catalogo:
dal 1986 ad oggi continuo a costruire gli stessi modelli, migliorandone
continuamente le prestazioni con piccoli ritocchi, senza buttare al vento
lesperienza acquisita.
Qualè il fiore allocchiello
della attuale produzione digitale?
Direi il prodotto che mi ha permesso di entrare nel mondo dellHome
Theater: il DVD SMC-100. Nato nel 1998, a distanza di due anni è
ancora attualissimo; incredibile la longevità e lattualità
tecnologica di questo prodotto in un mondo, quello dellhi-fi per
il video, dal rapidissimo, incessante sviluppo!
Qual è il tuo rapporto con lAudiovideo?
Nel 1998 ho deciso di entrare nel mondo dellhi-fi video, definizione
che preferisco a Home Theater, che mi sembra meno appropriata.
Mi piace separare i due hi-fi: lhi-fi audio e lhi-fi video,
concettualmente diverse, come diverso dovrebbe essere il modo di intenderle.
Il primo prodotto Lector/Docet è stato un DVD player dalle caratteristiche
uniche.
So che il prezzo finale dellapparecchio non è concorrenziale
come i prodotti giapp, ma è doveroso considerare che
- con quella cifra - si acquistano un ottimo riproduttore Cd ed un ottimo
lettore DVD-Video con qualità audio al di sopra della media, e
la possibilità di aggiornare la macchina in qualsiasi momento con
gli ultimi formati surround. Un apparecchio virtualmente immune dal divenire
obsoleto e che ripaga nel tempo la spesa sostenuta inizialmente.
I programmi a breve termine...
Stiamo lavorando su alcuni nuovi progetti, quali un subwoofer attivo senza
fili (il primo?), dotato di ununità di controllo separata
che controlla il volume, la frequenza di incrocio, la fase, lopzione
tra filtro elettronico interno od esterno, ed altro ancora. Nel cabinet
sono alloggiati laltoparlante, lamplificatore (da 150W), il
ricevitore audio. Laltro prodotto - che sarà pronto a breve
- è unacustica amplificata per il canale centrale, la quale
permetterà di integrare e/o trasformare limpianto hi-fi pre-esistente,
in un impianto Home Theater a tutti gli effetti senza stravolgere la configurazione
precedente. Questo prodotto sarà disponibile in varie versioni:
con amplificatore da 50W o 100W, e con equalizzatore interno utile per
adattarsi alla timbrica degli altri componenti audio.
Puoi
darci un tuo commento finale sulle prospettive della tecnologia e del
mercato hi-fi per il video
?
Occorre fare alcune riflessioni sulla riproduzione del suono dellHome
Theater. Provate attentamente ad ascoltare un buon impianto Home Theater
al cinema, vi accorgerete che per l80-90% lemissione arriva
alle vostre orecchie dai canali anteriori, mentre gli effetti (se ben
ricreati sulla colonna sonora) giungono ai canali posteriori con tempi
di emissione rapidissimi. Esaminiamo quel 80-90% diretto ai canali frontali.
Questo, in buona percentuale, è composto dai dialoghi, quindi affidato
al canale centrale, mentre il resto va ai main-speakers. Alla luce di
queste considerazioni, si dovrebbe procedere allacquisto dei diffusori
acustici privilegiando i modelli deputati a riprodurre queste informazioni,
recuperando il ruolo strategico ai fini delle prestazioni globali
del fronte sonoro, fondamentale nellaudio hi-fi,
dove lo spettatore-ascoltatore assiste alla scena, ma senza
esserci immerso o circondato.
Per Informazioni:
Docet-Lector
Via Cairoli, 116/A - 27010 Albuzzano (PV)
Tel. 0382/484165 - Fax: 0382/481021
www.docet-lector.com
E-mail: docet@docet-lector.com
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