Costruttori

 

Estratto dal numero 13

LectorPrima il suono, poi la macchina
Parafrasando il celebre slogan di un rinomato costruttore automobilistico, si può riassumere tutto il pensiero e l’azione della Lector, piccola “bottega” tecnologica immersa tra campi di riso e piccole industrie dell’Oltrepo pavese.

Può accadere che passione e talento cresciute in provincia, quella provincia italiana che fa da modello di vivibilità, recuperino lo spirito rinascimentale della ‘bottega’ artigiana e si mettano – nel loro piccolo – a competere con i giganti. È accaduto con una certa frequenza negli anni Ottanta, sia negli States, sia in Europa, Italia compresa. La Lector di Claudio Romagnoli appartiene appunto a questa generazione di ‘artigiani’ della tecnologia digitale, ai quali la Grande Industria del bit deve il riconoscimento morale di aver svolto, efficacemente, il ruolo di galleria del vento, di centro di ricerca e sviluppo delle proprie invenzioni, nate essenziali per il mercato, divenute sofisticate per passione.
L’intervista che segue, intende dare – oltre che un profilo più o meno completo di un’azienda audio nazionale da sempre seriamente impegnata nell’elettronica di intrattenimento - anche la dimensione di un professionista tra i più seri e preparati oggi in circolazione.

Quando hai fondato la Lector, quali motivazioni ti hanno mosso e quali erano i tuoi obiettivi?
È il 1982 quando fondo la Lector assieme ad altri soci. L’obiettivo è costruire sistemi di lettura analogici (bracci di lettura e giradischi), da associare ai componenti audio del momento. Il primo prodotto è il braccio di lettura MC-1.0, espressamente dedicato a testine MC (bobina mobile, la tipologia più raffinata nel genere. n.d.r..), pesanti e massicce, come le Supex o le Fidelity Research. Ne produciamo - tra il 1982 e il 1986 - più di cento esemplari, distribuendolo in tutto il mondo, finendo per essere copiato anche da altri costruttori. Dopo il 1986, l’arrivo del Cd spaventa i miei soci, che decidono di uscire dalla Lector, lasciandomi da solo. Non mi perdo d’animo e mi rimetto subito al lavoro. Comincio col rivedere alcuni classici circuiti elettronici (amplificazioni valvolari) che, all’epoca, cominciano a manifestare un ritorno di interesse da parte del pubblico. La ‘vecchia’ tecnologia termoionica mi ha sempre affascinato: ho vissuto la mia adolescenza accanto alle valvole, con mio padre progettista prima in Radiomarelli, poi alla Geloso.
Nel 1992 un ex-socio rientra, e Lector si trasforma in Docet-Lector. L’intento è quello di separare le linee di prodotto: Docet per lo stato solido, Lector per la tecnologia ibrida valvole e stato solido. L’obiettivo è progettare e produrre a costi contenuti, così da proporre apparecchi dalle eccellenti qualità soniche, a prezzi straordinariamente abbordabili, una sorta di ‘High-End Low-Price’. È possibile tentare questa operazione solo togliendo i fronzoli e gli inutili abbellimenti messi lì per gli occhi, ma inutili per le orecchie.
Credo di avere la più bassa media di prodotti messi fuori in catalogo: dal 1986 ad oggi continuo a costruire gli stessi modelli, migliorandone continuamente le prestazioni con piccoli ritocchi, senza buttare al vento l’esperienza acquisita.

Qual’è il fiore all’occhiello della attuale produzione digitale?
Direi il prodotto che mi ha permesso di entrare nel mondo dell’Home Theater: il DVD SMC-100. Nato nel 1998, a distanza di due anni è ancora attualissimo; incredibile la longevità e l’attualità tecnologica di questo prodotto in un mondo, quello dell’hi-fi per il video, dal rapidissimo, incessante sviluppo!

Qual è il tuo rapporto con l’Audiovideo?
Nel 1998 ho deciso di entrare nel mondo dell’hi-fi video, definizione che preferisco a “Home Theater”, che mi sembra meno appropriata. Mi piace separare i due hi-fi: l’hi-fi audio e l’hi-fi video, concettualmente diverse, come diverso dovrebbe essere il modo di intenderle. Il primo prodotto Lector/Docet è stato un DVD player dalle caratteristiche uniche.
So che il prezzo finale dell’apparecchio non è concorrenziale come i prodotti “giapp”, ma è doveroso considerare che - con quella cifra - si acquistano un ottimo riproduttore Cd ed un ottimo lettore DVD-Video con qualità audio al di sopra della media, e la possibilità di aggiornare la macchina in qualsiasi momento con gli ultimi formati surround. Un apparecchio virtualmente immune dal divenire obsoleto e che ripaga nel tempo la spesa sostenuta inizialmente.

I programmi a breve termine...
Stiamo lavorando su alcuni nuovi progetti, quali un subwoofer attivo senza fili (il primo?), dotato di un’unità di controllo separata che controlla il volume, la frequenza di incrocio, la fase, l’opzione tra filtro elettronico interno od esterno, ed altro ancora. Nel cabinet sono alloggiati l’altoparlante, l’amplificatore (da 150W), il ricevitore audio. L’altro prodotto - che sarà pronto a breve - è un’acustica amplificata per il canale centrale, la quale permetterà di integrare e/o trasformare l’impianto hi-fi pre-esistente, in un impianto Home Theater a tutti gli effetti senza stravolgere la configurazione precedente. Questo prodotto sarà disponibile in varie versioni: con amplificatore da 50W o 100W, e con equalizzatore interno utile per adattarsi alla timbrica degli altri componenti audio.

Puoi darci un tuo commento finale sulle prospettive della tecnologia e del mercato ‘hi-fi per il video’…?
Occorre fare alcune riflessioni sulla riproduzione del suono dell’Home Theater. Provate attentamente ad ascoltare un buon impianto Home Theater al cinema, vi accorgerete che per l’80-90% l’emissione arriva alle vostre orecchie dai canali anteriori, mentre gli effetti (se ben ricreati sulla colonna sonora) giungono ai canali posteriori con tempi di emissione rapidissimi. Esaminiamo quel 80-90% diretto ai canali frontali. Questo, in buona percentuale, è composto dai dialoghi, quindi affidato al canale centrale, mentre il resto va ai main-speakers. Alla luce di queste considerazioni, si dovrebbe procedere all’acquisto dei diffusori acustici privilegiando i modelli deputati a riprodurre queste informazioni, recuperando il ruolo strategico – ai fini delle prestazioni globali – del ‘fronte sonoro’, fondamentale nell’audio hi-fi, dove lo spettatore-ascoltatore ‘assiste’ alla scena, ma senza esserci immerso o circondato.

Per Informazioni:
Docet-Lector
Via Cairoli, 116/A - 27010 Albuzzano (PV)
Tel. 0382/484165 - Fax: 0382/481021
www.docet-lector.com
E-mail: docet@docet-lector.com

Estratto dal numero 13